
Dopo le ammissioni del Presidente Chiodi, che nel goffo tentativo di giustificarsi in realtà ha reso ancora più penosa la vicenda giudiziaria che si è abbattuta sulla consigliatura abruzzese, il M5S rinnova la richiesta di dimissioni di Chiodi, e soprattutto la sua scomparsa dalla scena politica in previsione delle imminenti elezioni.
Ovviamente non giudichiamo la vita privata del Presidente, di Pagano e degli altri assessori e consiglieri, ma l’intreccio che si starebbe delineando tra la vita istituzionale e le relazioni personali dei vertici della nostra Regione è sufficiente a chiedere ai coinvolti di farsi da parte e di chiarire la vicenda nelle sedi competenti. La stessa cosa che dovrebbe fare l’imputato D’Alfonso.
Purtroppo sappiamo che la nostra richiesta cadrà nel vuoto: d’altronde cos’altro ci potremmo aspettare da chi glorifica da 20 anni come proprio presidente di partito un uomo i cui intrecci tra vita privata e vita pubblica sono così torbidi da averci fatto diventare lo zimbello di tutto il mondo?
Non vorranno forse Chiodi e Pagano seguire le orme di Berlusconi?
Dimostrino di avere più dignità del loro presidente e si dimettano in attesa di chiarire le vicende giudiziarie: eviteranno di continuare a infangare l’immagine di tutti gli abruzzesi.
I parlamentari del M5S
Vacca, Colletti, Del Grosso, Castaldi
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