Il “non-discorso” di fine anno di Lapenna

 
Tra  i discorsi più comici di fine anno che abbiamo potuto ascoltare in questi giorni, sicuramente quello inscenato nella sala Vennitti dall’Amministrazione Comunale. Ad iniziare dal Presidente Forte ed a seguire il Sindaco della Città, non è stata posta alcuna remora nello sciorinare dati per dare consistenza al nulla nel quale questa giunta e la maggioranza che ha governato questa città hanno annaspato nel corso degli anni.
Il ruolo assunto dal Presidente Forte è stato quello solito di “dare i numeri” e sappiamo che in questo è maestro; lo ha fatto fornendo i dati, a suo dire positivi, di questa quasi passata gestione amministrativa. Ma ciò che ha fatto più storcere il naso a molti Vastesi, ed a noi in particolare, sono state le audaci affermazioni del primo cittadino che lasciano a dir poco stupefatti. Infatti, oltre alle autocelebrazioni di rito (prive di fondamento), il primo cittadino si è lasciato andare ad affermazioni surreali che sembrerebbero tratte dal film che forse i nostri Amministratori avrebbero voluto girare a Vasto ma che cozzano fortemente con la triste realtà dei fatti.
Oltre ad una sterile elencazione del nulla espresso in 115 mesi di amministrazione che lasciamo valutare ai cittadini, ci sarebbe piaciuto sentire qualcosa riguardo a domande che non hanno mai trovato risposta, domande poste da più parti e spesso da noi.
Al di là delle risibili affermazioni sulla trasparenza di una Amministrazione che ha fatto del ricorso all’affido diretto la sua pratica ordinaria, degli accordi consumati senza contratto, delle concessioni  trentennali e quarantennali fatte agli amici di turno, sarebbe stato molto utile invece ricevere qualche spiegazione riguardo ai fatti che li vedono protagonisti in numerose indagini che vanno dagli affidamenti di spettacoli alla gestione della raccolta rifiuti, al Vasto Film Festival,  per non parlare poi del mercato delle varie associazioni in orbita intorno all’astronave madre del contributo pubblico, associazioni impegnate in progetti di dubbia utilità sociale, mai sufficientemente comprovata peraltro.
Avremmo ascoltato con piacere la descrizione di tutte le opere realizzate anziché riascoltare la cantilena della riverniciatura, anche di pessima fattura, del Mercato di Piazza Santa Chiara la cui gestione anch’essa, guarda caso, è finita in mani “amiche”.
Ci è toccato invece ascoltare delle classiche dichiarazioni di fine legislatura relative a “fantomatici” lavori effettuati nelle scuole e negli asili, di mosaici catramati sulle strade, di marciapiedi e di cantieri di prossima apertura che dovranno rendere giustizia al quanto non fatto di questi lunghissimi anni di mancata gestione.
Su una cosa però il Sindaco ci ha sorpresi: pensavamo glissasse sulle tematiche più scottanti che, più di ogni altro aspetto, lo hanno visto negativo protagonista, quali il turismo, il piano spiaggia, la Riserva di Punta Aderci, le battaglie contro la petrolizzazione della costa, la svendita del Patrimonio immobiliare della città attraverso le concessioni trentennali e quarantennali attuate sempre in favore dei soliti noti, il dissesto idrogeologico, il depuratore, la rete fognaria, il mai risolto problema della mancanza di acqua, la soap opera del Teatro Rossetti e del suo Direttore, la distruzione del Vasto Film Festival.
Ed invece Lapenna non tace, anzi rilancia, in preda al delirio, ciancia di stanziamenti, di accrescimento del Patrimonio cittadino, di diminuzione di tasse, di millantati accordi con Trenitalia che a seconda del giorno vengono sbandierati e successivamente ridimensionati cambiando colori e frecce alla bisogna. Accenna, infine, agli ultimi sogni da realizzare a fine mandato, quali l’ultimo miglio ferroviario e la posa della prima pietra del nuovo Ospedale. 
Si è parlato del film che forse Lapenna aveva in mente di realizzare ma che non è mai andato oltre la bozza di sceneggiatura.
Solo due sono i rimpianti ai quali ha fatto accenno il primo cittadino: l’Isola Ecologica e l’Asilo Carlo Della Penna.
Molti i rimpianti dei Vastesi, invece, che una idea se la sono fatta eccome e la risposta che hanno aspettato invano da lui gliela daranno loro invece il prossimo giugno 2016.

A rivedere le stelle
MoVimento 5 Stelle Vasto

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