Oggi, con un vero colpo di mano, si è impedito ai consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, di partecipare all’analisi e all’adozione dei provvedimenti necessari per il riequilibrio delle diverse criticità di cassa segnalate dalla Corte dei conti, che aveva invece espressamente richiesto l’attenzione e l’intervento del Consiglio Comunale.
Secondo i desiderata del Sindaco, assecondato dal Presidente del Consiglio Forte e dal segretario del PD Lapenna, è stata imposta al Consiglio una semplice “presa d’atto” del documento di risposta inviato alla Corte dei conti: nessuna discussione, nessun emendamento, nessuna mozione e, soprattutto, nessuna votazione. Ciò costituisce un grave errore politico del Sindaco Menna che ha prevaricato il Consiglio Comunale svilendo, di fatto, organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo dell’Ente.
La Corte dei conti ha preso atto del documento firmato dal Sindaco, riservandosi di valutare l’efficacia dei provvedimenti descritti e dei risultati promessi.
Anche il M5S si riserva di approfondire i contenuti del documento in questione e di esprimere un giudizio di natura tecnica nelle sedi che riterrà più opportune.
Il documento inviato dal sindaco alla Corte dei conti presenta tuttavia, già ad una prima lettura, semplificazioni ed omissioni che meritano osservazioni immediate, anche di natura politica.
Il Sindaco indica come una delle cause della crisi di liquidità del Comune i ritardi dei trasferimenti da Stato e Regione che superano i 3 milioni di euro.
Abbiamo già ascoltato analoghe doglianze in sede di approvazione del Bilancio preventivo 2016 e quindi dobbiamo pensare che nulla sia stato fatto per recuperare gli importi che Stato e Regione dovevano al Comune. Come mai? Come mai quest’Amministrazione di centrosinistra a guida PD, non è riuscita a farsi pagare da un Governo di centrosinistra a guida PD, da un Ministero di grazie e Giustizia a guida PD e da una Regione di centrosinistra a guida PD? Nelle grandi occasioni si ritrovano tutti insieme, specie con il Presidente della Regione D’Alfonso: tra il taglio di un nastro e l’altro, il Sindaco Menna non ha avuto evidentemente il tempo di chiedere lo sblocco dei pagamenti regionali spettanti a Vasto.
Ora il Sindaco preannuncia le vie legali nei confronti della Regione e quindi dei suoi amministratori regionali PD a cui lo legano conferenze, palchi e buffets, sempre condivisi in perfetto accordo con ampia elargizione di pacche sulle spalle e sorrisi.
Se le premesse sono queste, è lecito dubitare che il Sindaco riesca a recuperare oltre 3 milioni di euro da Stato e Regione prima del 31/12/2017.
Il Sindaco Menna si limita inoltre alla citazione dei crediti evitando di elencare i debiti quali, ad esempio, quelli relativi al famoso decreto ingiuntivo per un milione di euro, ricevuto dalla Pulchra ed alle mensilità arretrate dovute alla stessa Pulchra per circa 4 milioni di euro.
Nessun riferimento, inoltre, viene fatto al richiamo della Corte dei conti relativamente ai pagamenti che il Comune dovrebbe effettuare entro i 60 giorni, come richiesto dalla normativa europea. L’indicatore di tempestività dei pagamenti del Comune di Vasto (pari a +97) la dice lunga circa il rispetto dei termini imposti dall’Europa.
Il Sindaco inoltre si lamenta della lentezza con cui gli uffici comunali procedono nelle riscossioni dei residui attivi e preannuncia l’istituzione di un ufficio strategico per monitorare le attività di riscossione. Vale la pena rammentare che il M5S Vasto, già nel settembre 2016 chiedeva con una mozione l’istituzione di un gruppo di lavoro per la riduzione dei residui attivi, mozione “bocciata” dal Sindaco e dalla sua maggioranza, con la motivazione, evidentemente falsa, che la Giunta aveva già preso analoghi provvedimenti.
Tante sono le approssimazioni e le omissioni contenute nella relazione del primo cittadino ma al medesimo deve essere, comunque, riconosciuto il merito di aver rilasciato una specie di confessione, laddove scrive che: ”Quest’Amministrazione ha intrapreso una forte azione per il risanamento dei propri conti.” Un modo come un altro per ammettere che i conti del Comune di Vasto, dopo undici anni di centrosinistra, sono allo sfascio.
Il Sindaco tragga le conclusioni dalle sue stesse parole, perché nessun risanamento dei conti è possibile da parte di chi si limita a reiterare le ricette di Lapenna, basate su improbabili vendite di beni comunali ampiamente sopravvalutati; cambi rotta e il M5S, unitamente ai cittadini di Vasto, ne “prenderanno atto”.